Fondo Rotativo
per agevolare l’accesso al credito e gli investimenti nel settore turistico
Una sezione speciale del Fondo Rotativo per l’Innovazione è stata predisposta per agevolare l’accesso al credito e gli investimenti di media dimensione nel settore turistico per le piccole e medie imprese. In particolare gli aiuti sono concessi per investimenti di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.
Chi sono i soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari destinatari dell’intervento sono: imprese alberghiere, strutture che svolgono attività agrituristica, strutture ricettive all’aria aperta, nonché imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici ed i parchi tematici.
Quali interventi sono ammissibili?
Si riportano nel dettaglio gli interventi considerati ammissibili:
a) interventi di riqualificazione energetica delle strutture di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico 6 agosto 2020, ivi compresa la sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento in efficienza energetica dell’aria;
b) interventi di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera i), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante il Testo unico delle imposte sui redditi, di riqualificazione antisismica;
c) interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, in conformità alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, e al decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503;
d) interventi edilizi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c), d) ed e.5), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 funzionali alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a) e b);
e) interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, relativi alle strutture di cui all’articolo 3 della legge 24 ottobre 2000, n. 323;
f) interventi per la digitalizzazione previste dall’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106.
g) interventi di acquisto/rinnovo di arredi;
h) interventi riguardanti i centri termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
Le spese ammissibili
Sono ammissibili le spese sostenute dal Soggetto beneficiario relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nei seguenti limiti:
- Servizi di progettazione, nella misura massima del 2%;
- Suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5% dell’importo complessivo ammissibile del Programma d’investimento
- Fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50% dell’importo complessivo ammissibile del Programma d’investimento;
- Macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- Spese per la digitalizzazione previste dall’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, esclusi i costi relativi alla intermediazione commerciale, nella misura massima del 5%
Gli incentivi previsti
Gli incentivi concedibili sono articolati nella forma del contributo diretto alla spesa e del Finanziamento agevolato.
L’incentivo è quindi composto da un contributo a fondo perduto e un finanziamento per progetti compresi tra € 500.000 e € 10 milioni di spese ammissibili.
Per le strutture ricettive ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna il contributo a fondo perduto è del 10% per le grandi imprese, del 18% per le medie imprese, il 23% per le piccole imprese e 30% per le micro imprese.
Per le strutture ricettive ubicate nelle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo il contributo a fondo perduto è del 5% per le grandi imprese, del 15% per le medie imprese, il 20% per le piccole imprese e 25% per le micro imprese.
Per le strutture ricettive site nel resto d’Italia il contributo a fondo perduto è del 5% per le medie imprese e il 15% per le pmi.
Oltre al fondo perduto, sino alla copertura del 100% delle spese ammissibili, è previsto un finanziamento bancario erogato da una banca finanziatrice. Il 50% del valore del finanziamento sarà erogato allo 0,5% annuo a valere sul Fondo rotativo imprese, il rimanente 50% a tasso di mercato su fondi dell’istituto di credito.
La durata massima del finanziamento è di 15 anni e sul finanziamento è possibile utilizzare le garanzie del Fondo di Garanzia e SACE o altre garanzie.