Introduzione
La tesi offre un’analisi approfondita delle politiche economiche degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, mettendo in luce le differenze fondamentali nei loro approcci e modelli di governance.
Un tema tanto attuale e rilevante quanto complesso e articolato, che purtroppo è trascurato nell’obesità mediale che caratterizza i nostri tempi. In un contesto globale caratterizzato da sfide economiche e sociali sempre più complesse, comprendere le dinamiche che guidano le politiche economiche di queste due potenze è cruciale. Gli Stati Uniti, con un focus sulla libertà economica e l’imprenditorialità, si contrappongono all’Unione Europea, che enfatizza la tutela dei
diritti sociali e dei lavoratori. Questo studio esplora come tali differenze influenzino i risultati macroeconomici e il benessere sociale.
Obiettivi della Ricerca
L’obiettivo principale è confrontare le strategie economiche e i modelli di governance degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. La tesi mira a identificare le implicazioni delle teorie economiche del liberismo e dell‘interventismo nei contesti moderni, valutando come queste influenzino la crescita economica, la competitività e il welfare. Un ulteriore fine è esplorare il ruolo della digitalizzazione e del welfare nel plasmare il futuro delle politiche economiche, suggerendo
possibili contaminazioni tra i due modelli per ottenere risultati positivi.
Sviluppo
Attraverso un’analisi comparativa dettagliata delle politiche economiche, si evidenziano le differenze strutturali e culturali tra Stati Uniti e Unione Europea. Gli Stati Uniti, con una minore presenza statale, mostrano risultati economici più robusti, ma un sistema di welfare debole. Al contrario, l’Unione Europea presenta un sistema di welfare più solido, ma affronta sfide significative in termini di crescita e competitività. La tesi esplora anche la metodologia della ricerca, inclusa la selezione delle fonti e dei dati, e le aree di approfondimento relative agli strumenti di intervento e agli obiettivi delle politiche economiche.
Un aspetto cruciale della ricerca è l’analisi delle politiche economiche proposte da figure politiche come Kamala Harris e Donald Trump. Harris propone un modello economico interventista e sociale, con misure come il limite alle fusioni industriali, la costruzione di edilizia pubblica e l’incremento delle imposte sui redditi più alti. Trump, invece, si concentra sulla riduzione della pressione fiscale e sul protezionismo, proponendo una riduzione delle tasse sui redditi aziendali
per stimolare la crescita industriale. Differenze che riflettono le diverse priorità e visioni economiche che abitano gli Stati Uniti.
Risultati
I risultati della ricerca sottolineano l’importanza di un dialogo aperto tra diverse visioni economiche per affrontare le sfide contemporanee. Gli Stati Uniti, pur avendo una struttura burocratica più snella, devono affrontare criticità come le disuguaglianze e l’accesso alle cure. L’Unione Europea, con una maggiore cultura ambientalista, si distingue per un approccio più coerente verso la transizione verde. Entrambi i modelli presentano vantaggi e svantaggi,
suggerendo che una contaminazione tra le due visioni potrebbe portare a un equilibrio ottimale tra crescita economica e benessere sociale.
Conclusioni
Un approccio olistico, che integri elementi di liberismo e interventismo, è essenziale per sostenere una crescita equilibrata e sostenibile. La digitalizzazione e il welfare emergono come pilastri fondamentali per il futuro, con la necessità di investire in educazione e infrastrutture per affrontare le sfide globali. La competizione tra Stati Uniti, Unione Europea e Cina nel settore tecnologico richiede strategie innovative e collaborative. In definitiva, la ricerca evidenzia che solo attraverso un dialogo costruttivo e l’integrazione di diverse prospettive economiche sarà possibile affrontare con successo le sfide del XXI secolo.
Autore: Niccolò Maria Santi